Il Risk Report ha l’obiettivo di presentare la posizione di solvibilità, il profilo di rischio e il sistema di gestione dei rischi del Gruppo Generali.
A tal fine, si ritiene opportuno fornire una breve introduzione sul contesto macro-economico e regolamentare.
Il Gruppo è prevalentemente esposto, come l’intero settore assicurativo, costituito da investitori a lungo termine, a vulnerabilità derivanti dai mercati finanziari e dal contesto macro-economico. Il Gruppo si è dimostrato resiliente sia rispetto ai rischi finanziari che, in particolare, al persistente contesto contraddistintodai tassi bassi di interesse. Ciononostante, l’instabilità dei mercati finanziari e i bassi tassi di rendimento rappresentano la principale sfida per il settore.
Allo stesso tempo, oltre ai rischi finanziari, di sottoscrizione e operativi, i trend emergenti legati all’aumento dell’uso della tecnologia e dei big-data, i trend legati alla digitalizzazione così come i cambiamenti demografici e le catastrofi naturali rappresentano una sfida considerevole per il mercato assicurativo.
Per una maggior descrizione degli sviluppi dei mercati finanziari si rimanda alla sezione Rischi e Opportunità del contesto esterno a pag. 24-25 del presente documento.
In aggiunta ai mercati finanziari, gli sviluppi regolamentari rappresentano una delle principali fonti di rischio e di opportunità per il settore assicurativo derivanti dal contesto esterno. Gli sviluppi sono relativi alla vigilanza prudenziale, come Solvency II, gli International Capital Standards (ICS) così come alle regolamentazioni che definiscono i nuovi principi in termini di distribuzione (Insurance Distribution Directive - IDD), protezione dei dati personali (General Data Protection Regulation - GDPR) e antiriciclaggio (IV Anti-Money Laundering Directive - IV AML Directive).
Per una maggior descrizione del contesto regolamentare si rimanda alla sezione Rischi e Opportunità del contesto esterno a pag. 24-25 del presente documento.
In termini di posizione di solvibilità, il Gruppo Generali e le compagnie aventi sede nello Spazio Economico Europeo (SEE), sono conformi al quadro di vigilanza prudenziale Solvency II, che ha introdotto requisiti patrimoniali per tutti i rischi quantificabili.
Il Gruppo utilizza il Modello Interno Parziale (Partial Internal Model - PIM), approvato dall’Autorità di Vigilanza, per calcolare il requisito di capitale in quanto meglio riflette il profilo di rischio del Gruppo Generali. L’autorizzazione all’utilizzo del PIM è stata concessa a tutte le maggiori Business Unit (Italia, Germania, Francia e alla principale compagnia della Repubblica Ceca) ed è in corso un piano di estensione per coprire le restanti compagnie assicurative europee.
La posizione di solvibilità regolamentare (Regulatory Solvency Ratio), stimata sulla base dei dati preliminari, al 31 dicembre 2017 ammonta a 208%1 , confermando la solida posizione di capitale.
Ai fini del calcolo del Regulatory Solvency Ratio, le compagnie già autorizzate, di cui sopra, utilizzano il PIM, mentre le rimanenti compagnie contribuiscono al requisito di Gruppo sulla base della formula standard. Le altre imprese finanziarie regolamentate (principalmente banche e fondi pensione) contribuiscono al Solvency Ratio di Gruppo sulla base dei requisiti patrimoniali del settore di appartenenza.
Dato il piano di estensione del PIM e al fine di una migliore rappresentazione del profilo di rischio del Gruppo, verrà presentato anche l’Economic Solvency Ratio (ESR). Per il calcolo dell’ESR, la Metodologia del Modello Interno è applicata a tutte le compagnie europee, includendo anche le compagnie che utilizzano la formula standard per il loro calcolo della posizione di solvibilità.
L’Economic Solvency Ratio al 31 dicembre 2017 è 230%, con un aumento del 36p.p. rispetto allo scorso anno.
In termini di Regulatory Solvency Ratio e di Economic Solvency Ratio, entrambi i risultati confermano il rafforzamento della posizione di capitale di Gruppo, ben oltre le soglie regolamentari e quelle definite nel Risk Appetite Framework2 di Gruppo.
Per i rischi non inclusi nel calcolo del SCR, vengono utilizzate ulteriori tecniche di valutazione. In particolare, per il rischio di liquidità il Gruppo ha definito procedure e limiti che assicurano un’adeguata gestione del rischio e una solida posizione di liquidità.
Il sistema di gestione dei rischi del Gruppo Generali è basato su una risk governance chiara e su un processo di gestione dei rischi strutturato, definito in una serie di politiche di rischio. Nell’ambito del sistema di gestione dei rischi, il processo ORSA (Own Risk and Solvency Assessment) rappresenta il principale strumento di informativa del rischio, a supporto dell’aggiornamento della strategia di rischio (cd. Risk Appetite Framework).
Il Gruppo Generali si avvale anche di una serie di presidi tra cui il Recovery Plan, il Piano di gestione del rischio di liquidità e il Piano di gestione del rischio sistemico definiti secondo gli standard del Financial Stability Board (FSB) e del International Association of Insurance Supervisors (IAIS)3.
Il Risk Report è strutturato come segue:
- la sezione B fornisce una breve descrizione del sistema di gestione dei rischi;
- la sezione C presenta la posizione di solvibilità e gli elementi chiave della gestione del capitale del Gruppo;
- la sezione D fornisce una descrizione del profilo di rischio del Gruppo e le principali analisi di sensitività ai risk drivers.
Per una più ampia descrizione della posizione di solvibilità e del profilo di rischio si rimanda alla Relazione sulla solvibilità patrimoniale e finanziaria (cd. Solvency and Financial Condition Report – SFCR) disponibile sul sito del Gruppo Generali.
Infine, la valutazione del rating di Gruppo fornita dalle principali agenzie di rating esterne è riportata sul sito di Gruppo nella sezione http://www.generali.com/it/investors/debt-ratings/ratings.
1Nella presente Relazione i valori di SCR e MCR sono da intendersi stime preliminari, come previsto dal Provvedimento IVASS n.53, 2016. Maggiori dettagli sulla posizione di solvibilità (Regulatory Solvency Ratio) saranno comunicati nella Relazione sulla Solvibilità e Condizione Finanziaria (cd. Solvency and Financial Condition Report – SFCR).
2La propensione al rischio ha l’obiettivo di definire il livello dei rischi che il Gruppo è disposto ad accettare, nell’ambito della strategia aziendale. La strategia di rischio è definita all’interno del Risk Appetite Framework (RAF) di Gruppo. Il RAF definisce il livello di rischio che il Gruppo è disposto ad accettare e ne prevede l’integrazione nei principali processi aziendali, al fine di garantire un’efficace gestione dei rischi. Le soglie dei limiti soft e hard, definite all’interno del RAF di Gruppo, hanno l’obiettivo di limitare l’assunzione eccessiva dei rischi e di mantenere la posizione di solvibilità entro i livelli definiti nell’ambito della propensione al rischio. I processi di escalation e monitoraggio sono chiaramente definiti per gestire in modo adeguato eventuali violazioni della tolleranza a rischio.
3Il Gruppo Generali non è stato incluso nella lista dei Global Systemically Important Insurers (GSIIs) pubblicata dal FSB.